“In ricordo di Marta”, evento solidale in Sardegna

Appuntamento il 15 e il 16 luglio ad Alghero: l’intervista con papà Gianpiero Corbia

locandina in ricordo di Marta Genova, 8 luglio 2022 – Un appuntamento a carattere solidale per sostenere la causa dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma e dell’Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica (ASGOP). “In ricordo di Marta”: questo il nome dell’iniziativa in programma per il 15 e il 16 luglio ad Alghero, in Sardegna, tra sport, musica e altre forme di intrattenimento. L’evento nasce in memoria di Marta Corbia, bambina morta di recente per un neuroblastoma, tumore tra i più diffusi in età pediatrica.

La “due giorni” prende il via venerdì 15 luglio a partire dalle ore 18,00 all’impianto sportivo “Maria Pia Alghero Calcio”. Mentre sabato 16 luglio, dalle ore 17,00, ci si ritrova al locale “Il Pineta”. Sulla pagina Facebook “In ricordo di Marta” ci sono tra le altre cose di diversi post dedicati all’evento come quello con un video-messaggio del duo comico “Ale e Franz”.

La testimonianza

Le due serate si legano innanzitutto alla voglia di fare dei genitori di Marta. Suo padre Gianpiero, intervistato per l’associazione del “Bambino con l’imbuto”, descrive il dolore per “la cosa più brutta: vedere la propria figlia o il proprio figlio mangiati dalla malattia”. In questo caso si tratta di un neuroblastoma diagnosticato quando Marta aveva quattro anni e di un percorso di cure tra Cagliari e Genova durato altri quattro anni, fino a quando non c’è stato più nulla da fare.

La testimonianza di questo papà rimanda alla complessità di un vissuto che va oltre la sofferenza e apre alla dimensione consolatoria dell’amore: “Mia figlia mi ha insegnato a vivere; mi ha dato la forza per affrontare la sua malattia e per andare avanti”, racconta Gianpiero Corbia ricordando tutte le volte in cui Marta gli diceva: “Papà, perché piangi? La vita è bella! Devi ridere!”.

Dalle parole e dalla luce di sua figlia, l’uomo riceve ispirazione per andare avanti nonostante tutto. E poi c’è il valore dell’impegno “per i bambini che si sono trovati o si trovano nella stessa situazione”: “Dobbiamo dare un senso a tutto questo; vorrei che io e mia moglie fossimo da esempio per le persone che si lasciano prendere dal dolore, dall’angoscia e dalla rabbia affinché possano trasformare i loro sentimenti in qualcosa di utile per combattere la malattia e migliorare il più possibile la vita di questi bambini e delle loro famiglie”.

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Di Francesco Ciampa, giornalista, ufficio stampa Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma