CENTRI MONOCENTRICI

IMMUNOTERAPIA
Combinazione di farmaci anticorpo-coniugati (ADC) diretti contro la proteina B7-H3 espressa nel NB e inibitori di molecole regolatrici immunitarie P.I. (Principal Investigator)

P.I (Principal Investigator) Chiara Brignole – Ricercatrice Senior – Laboratorio di Terapie Sperimentali in Oncologia – I.R.C.C.S G.GASLINI – Genova

I risultati degli studi d’immunoterapia con farmaci anticorpo-coniugati (ADC) diretti contro la proteina B7-H3, over-espressa sulle cellule di NB, condotti fino al 2024 dal gruppo di Ricerca di Terapie Sperimentali in Oncologia dell’Istituto G. Gaslini di Genova, hanno dimostrato l’efficacia di questa classe di farmaci nel NB.

Sulla base dei dati fino ad ora ottenuti, il presente progetto si pone l’obiettivo di identificare i meccanismi di azione delle ADC dirette contro la proteina B7-H3, con lo scopo di verificare se l’azione del farmaco sia in grado di rendere il tumore maggiormente suscettibile al trattamento con inibitori di molecole regolatorie (checkpoint immunitari) e quindi individuare un trattamento combinato che possa favorire una risposta anti-tumorale da parte del sistema immunitario del piccolo paziente.

PROGETTO PREME
Medicina di precisione e personalizzata

P.I. (Principal Investigator) Fabio Pastorino – Ricercatore – Laboratorio di Terapie Sperimentali in Oncologia  – I.R.C.C.S Istituto G. GASLINI – Genova

Sebbene la sopravvivenza globale sia migliorata negli ultimi anni, circa il 50% dei pazienti affetti da neuroblastoma sono considerati ad alto rischio. Questi pazienti, se vanno incontro a recidiva di malattia, hanno una sopravvivenza a 5 anni ancora inferiore al 20%. PREME si focalizza sulla progettazione di strategie terapeutiche innovative per i pazienti affetti da neuroblastoma ad alto rischio, all’esordio e in recidiva. Iniziato già nel 2019, su 80 pazienti arruolati il 70% ha mostrato avere una alterazione molecolare terapeuticamente bersagliabile, e di questi, circa il 40% ha già ricevuto la medicina di precisione. Sulla base di questi risultati, il materiale biologico del paziente verrà sempre più utilizzato e analizzato per proporre in clinica strategie terapeutiche sia di medicina di precisione sia di medicina personalizzata.

B7-H3 Tetrameric Cell Engager
un approccio innovativo per attivare effettori del sistema immunitario contro il neuroblastoma

P.I. (Principal Investigator:  Roberta Castriconi, Dirigente Biologa presso IRCCS Istituto Giannina Gaslini-(U.O.C. di Immunologia Clinica e Sperimentale) e Professoressa Associata dell’Università degli Studi di Genova (Dipartimento di Medicina Sperimentale-DIMES).

Lo studio prevede un approccio di immunoterapia estremamente innovativo. Esso è basato sull’uso di molecole ingegnerizzate che, da un lato, colpiscono B7-H3, una molecola espressa sulla superficie del neuroblastoma e identificata dal gruppo di ricerca del PI, e  dall’altro, legano recettori attivatori espressi dai linfociti Natural Killer (NK), potenziandone la capacità di uccidere il tumore. Aspetto importante, queste molecole sono progettate in modo da ridurre al minimo effetti collaterali osservabili invece con altri approcci immunoterapeutici.  Lo studio prevede un approccio multidisciplinare, la collaborazione tra enti pubblici e privati e ha il potenziale di rivoluzionare il trattamento del neuroblastoma con importanti benefici per i piccoli pazienti.