Trent’anni di Associazione Neuroblastoma: le riflessioni della presidente Costa

Genova, 23 luglio 2023 – Trent’anni fa, il 23 luglio del 1993, nasceva a Genova l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Oggi, in occasione di questo trentennale, proponiamo qui di seguito le riflessioni della presidente, Sara Costa:

Siamo arrivati ai nostri trent’anni: tre decenni dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma che suscitano in me emozione, ricordi profondi, fiducia per le cose fatte e i progetti in corso. Torna alla mente quel luglio del ‘93 quando è nata l’Associazione per volere di madri e padri e di medici, ricercatrici e ricercatori desiderosi di arrivare a nuove risposte per le bambine e i bambini in attesa di cure migliori.

Se guardo indietro, a trent’anni fa, mi rendo conto col senno di poi di quanto fosse illusorio pensare che mio figlio e tanti altri bambini e bambine potessero farcela con quanto la scienza e la medicina erano in grado di offrire allora.

A quel tempo, però, era giusto credere e puntare con fermezza a obiettivi ambiziosi: era giusto immaginare quei traguardi poi raggiunti, certo, lentamente, soltanto in parte, ma arrivati con concretezza, in termini di allungamento e qualità della vita.

Vero: tanta altra strada c’è da fare. Ma oggi sappiamo che il percorso è quello giusto. E sappiamo che è giusto lo slancio umano alla base di ogni passo compiuto.

Per tutto questo, nasce la mia gratitudine e l’affetto per madri, padri, medici, gruppi di ricerca, sostenitrici e sostenitori con cui sono nate sinergie e, tante volte, amicizie grandi, solide, indelebili.

Alleanze e collaborazioni create anche sul piano scientifico, dapprima in seno al “Gaslini” di Genova, sede legale dell’Associazione, e via via estese sotto forma di grande rete di centri di ricerca da Nord a Sud Italia.

Un cammino che da ultimo, solo per restare agli esempi, ha portato risultati interessanti per via del progetto GENEDREN coordinato dal professore Mario Capasso con l’individuazione di mutazioni genetiche predisponenti al Neuroblastoma: risvolti che aprono alla possibilità di diagnosi sempre più precoci e a cure sempre più precise e personalizzate.

Nuovi interessanti sviluppi riguardano, inoltre, uno studio del ‘Bambino Gesù’ coordinato dal professore Franco Locatelli: un filone di ricerca basato sull’impiego di cellule CAR T di terza generazione che ha dato primi risultati incoraggianti in termini di sopravvivenza; una linea di ricerca su cui l’Associazione e il suo ramo scientifico, la Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, hanno puntato sin dall’inizio.

Aspetti che confermano l’opportunità dei nostri piani di attività. Conquiste da potenziare legate anche alla generosità di chi, da ogni parte d’Italia, ha sostenuto e continua a sostenere la ricerca scientifica.

Grazie di cuore per il vostro crederci, per il vostro esserci!”.

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di Francesco Ciampa, giornalista, ufficio stampa Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma