Il suo nickname è Barbie Climber e il suo motto “se vuoi puoi”. Alessia Refolo è bella, bionda e sportiva ed è la nuova testimonial della nostra Associazione. La sua è una storia particolare e ascoltarla lo scorso 21 luglio nella Riserva Naturale del Mont Mars, a 9 chilometri da Pont Saint Martin (Aosta), è stata un‘occasione importante per dire #stopneuroblastoma. Circondata da tanti bambini delle scuole elementari, giunti al Centro Visitatori di Fontainemore per una giornata di sport e solidarietà, alla presenza della nostra presidente Sara Costa e del dottor Alberto Garaventa, clinico oncologo dell’Ospedale Gaslini di Genova, Alessia ha raccontato che a 18 mesi si è ammalata di Neuroblastoma e a causa dei forti medicinali, assunti per sconfiggere il tumore, ha perso la vista. Era solo una bambina, ma non si è arresa e grazie a una grande determinazione e al sostegno della sua famiglia e di tanti amici, ha superato la paura e la sua vita è stata un susseguirsi di successi, fino a salire sul gradino più alto del podio, vincendo nel 2014 i Campionati del Mondo di arrampicata sportiva in Spagna e nel 2017 il Campionato Italiano Sci Nautico a Recetto-Piemonte. Il tema della giornata organizzata dal Centro Visitatori, insieme all’Associazione 4Communes e al Parco Avventura, “Volontà oltre ogni limite: alla riscoperta dei sensi e della forza interiore”, riassume la storia di Alessia, che oggi a 27 anni vive da sola, lavora in banca, pratica tanti sport e va in giro per le scuole con il suo progetto motivazionale per trasmettere il messaggio che nella vita tutto è possibile, se lo si vuole fortemente: “È importante ascoltare noi stessi guardandoci dentro per avere ben chiari i nostri bisogni e desideri, le nostre paure e aspettative in modo da comprendere gli obiettivi che ci prefiggiamo e crederci per raggiungerli”. Alle parole sono seguiti i fatti e Alessia si è arrampicata insieme ai piccoli fan: “A una bambina che aveva paura ho detto prendi le mie scarpette e arrivi subito in cima. Le ha indossate contenta e ha provato a scalare, poi tutti insieme a fare merenda e il ricavato è stato donato per la ricerca contro il Neuroblastoma”.
Da circa 25 anni la famiglia di Alessia è in contatto con la nostra Associazione e ha sempre fatto volontariato durante la campagna di Pasqua, con la distribuzione delle uova solidali, ma ora sarà Alessia in prima persona a mettere in campo le sue “armi”, la sua caparbietà e il suo coraggio per dire #stopneuroblastoma e aiutare l’Associazione a raccogliere i fondi per la ricerca. “Mi sento fortunata, perché ho vinto contro questo tumore infantile da cui nel mondo si salva solo un bambino su 5 e io ce l’ho fatta. Il prezzo è comunque stato alto, non avere la vista è un limite grosso, però io cerco di non farmi ostacolare, mi impegno sempre al massimo e punto in alto. Ho scelto di vivere da sola, mi piace perché mi sento davvero indipendente e autonoma, nel tempo libero amo leggere ascoltando i libri e uscire con gli amici. Ho fatto diversi sport, ho iniziato con l’equitazione, poi il ballo da sala, l’acrobatica aerea, lo sci, sia discesa che fondo, ma soprattutto l’arrampicata. Barbie Climber è il soprannome che mi ha assegnato Lux (Lucia Pizzatti Casaccia) la mia prima allenatrice, mi piace molto e mi rispecchia, perché io sono minuta come ragazza e mi muovo con femminilità sulla parete, mi immagino come una ballerina sulla roccia per dare un tocco aggraziato a questo sport molto duro e faticoso. Scalare una montagna senza vedere è una bella impresa, mi baso sul tatto e su tutte le altre sensazioni. Lo scorso anno ho scoperto di essere molto portata anche nello sci nautico, dove vengo chiamata Barbie Skier. Vorrei degli occhi belli, che funzionassero bene, però penso che non sarei la stessa, la mia vita sarebbe tutta un’altra, a partire sia dagli sport che dal lavoro e magari non avrei la mia casetta. Ho studiato molto per diplomarmi in ragioneria con un punteggio alto e questa mia determinazione nel dare sempre il massimo mi ha permesso di vincere il bando di concorso per essere assunta in banca. Lavoro utilizzando un telefono e un computer dotato di sintesi vocale. Sono non vedente ma non permetto a questo problema di limitarmi e mi impegno al massimo per raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo. Il progetto “Se vuoi puoi” è nato nel 2017, quando sono andata nelle scuole a parlare della disabilità e raccontare la mia storia. I bambini sono sempre entusiasti, spontanei e diretti, in video faccio vedere delle figure di sci nautico e dico spero di fare tante belle figure e poche figuracce e i bambini mi incitano, mi sostengono e mi fanno tanti complimenti. Mi sto allenando duramente per il primo Campionato Europeo di sci nautico, che farò in Francia a fine agosto e poi seguirà una nuova sfida”.
Alessia ha perso la vista, ma il suo è un mondo a colori, ricco di passioni, impegni e obiettivi da raggiungere. Noi tutti facciamo il tifo per lei!
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