La campagna di Pasqua “Cerco un uovo amico” per il progetto VAMOLAA

Centri di ricerca in rete per bloccare il gene MYCN

Genova, 5 marzo 2025 – Torna anche per il 2025 la campagna di Pasqua “Cerco un uovo amico” promossa dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Tra i progetti di ricerca sostenuti con questa iniziativa c’è VAMOLAA. Si tratta di uno studio multicentrico, da poco lanciato in fase preclinica, con l’obiettivo di bersagliare in modo mirato e diretto il gene MYCN nel neuroblastoma, tumore solido extra-cranico prima causa di morte per malattia in età prescolare e terzo tumore pediatrico più comune dopo le leucemie e i tumori cerebrali, con circa 130-140 nuovi casi ogni anno in Italia.

Il progetto: un lavoro di squadra per bloccare MYCN

Il progetto VAMOLAA si basa su una rete di centri di ricerca con l’obiettivo di combinare più livelli d’azione e strategie per colpire e bloccare il gene MYCN, che si presenta amplificato, cioè con attività estremamente aumentata, nel 25% dei casi di neuroblastoma, promuovendo la trasformazione tumorale e una marcata aggressività e progressione di malattia.

Inoltre, un’aumentata attività di MYCN svolge un ruolo chiave per la resistenza ai farmaci e determina un microambiente tumorale nel quale viene anche inibita la risposta del sistema immunitario. Tutto questo comporta gravi conseguenze cliniche e una prognosi infausta.

Di più: i pazienti con tumori che presentano l’amplificazione di MYCN sono classificati nella categoria di neuroblastoma ad alto rischio, in cui il tasso di sopravvivenza a lungo termine è ancora al di sotto del 50%.

“Riteniamo che la strategia di inibizione di MYCN a più livelli e combinata che verrà sviluppata in questo progetto getterà le basi per un’efficace terapia molecolare che blocchi l’azione di MYCN e consenta una migliore risposta alla chemioterapia e all’immunoterapia” dice Patrizia Perri, ricercatrice senior al Laboratorio di Terapie sperimentali in oncologia dell’istituto Gaslini di Genova, promotrice e coordinatrice dello studio.

Ecco dunque il progetto VAMOLAA, acronimo di “a Valiant Approach against MYCN Oncogene to Leverage Antitumor Activity”: in sostanza, “un approccio di sfida contro l’oncogene MYCN per ottenere la massima attività antitumorale”.

“Abbiamo creato una partnership di scienziati esperti nel campo della biologia molecolare del neuroblastoma e focalizzati sugli studi di MYCN”, prosegue Perri: “Uno dei principali punti di forza e un aspetto altamente competitivo di questo progetto è la capacità tecnologica e la comprovata esperienza di ciascun team”.

 

La campagna di Pasqua “Cerco un uovo amico”

Un modo per sostenere la ricerca scientifica del progetto VAMOLAA è rappresentato dalla campagna di Pasqua “Cerco un uovo amico” promossa dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma: ulteriori informazioni su www.neuroblastoma.org, sezione ANB STORE, “Cerco un uovo amico Pasqua 2025”. In alternativa, si può telefonare al numero 010-9868319 o al numero 010-9868320, oppure si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica pasqua@neuroblastoma.org.

“Cerco un uovo amico” gode del patrocinio morale di Guardia di Finanza, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Polizia di Stato, Stato Maggiore della Difesa, Vigili del Fuoco, Assoarma, Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Carabinieri e Associazione Polizia Locale: dunque, il riconoscimento del suo valore sociale ed etico.

Le iniziative dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma come, ad esempio, le tradizionali campagne di Natale e di Pasqua sono, inoltre, caratterizzate dal marchio “Donare con fiducia”, conferito dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) secondo percorsi di certificazione annuale attestanti trasparenza, efficacia e correttezza.

 

L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma

L’associazione nasce il 23 luglio del 1993 scegliendo come sua sede legale e “naturale” l’istituto “Giannina Gaslini” di Genova. Le sue origini si legano alla volontà di madri e padri che hanno vissuto l’esperienza di malattia delle proprie figlie e dei propri figli, ma anche su impulso di oncologi frustrati dagli scarsi successi terapeutici ottenibili in quegli anni. Dal 1996, l’associazione è presieduta da Sara Costa, socia fondatrice e mamma di Luca, bambino non sopravvissuto al neuroblastoma.

Nel 1998, sempre con sede legale al “Gaslini”, nasce invece la Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, ramo scientifico dell’associazione deputato a selezionare e a finanziare i progetti di ricerca approvati.

L’associazione si propone di promuovere progetti scientifici per la cura del neuroblastoma e dei tumori cerebrali pediatrici. Da qui anche il piano strategico 2025-2028 a sostegno di filoni di ricerca innovativi.

Le iniziative di raccolta fondi sono tante. Si tratta di attività basate su logiche di rete, di cooperazione, sull’impegno di madri e padri attivi in diverse parti d’Italia, di molte altre persone desiderose di fare la propria parte, ma anche di realtà istituzionali e di aziende, sempre con l’obiettivo comune di dare un motivo di speranza in più alle bambine e ai bambini in attesa di nuove cure.

Il “Bambino con l’imbuto” contraddistingue il logo dell’associazione: un’immagine di gioia nonostante il dolore; la gioia dell’infanzia da incoraggiare anche attraverso la ricerca.

Altre informazioni sull’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma e la Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma si possono trovare sul sito web www.neuroblastoma.org, e sui loro canali Facebook, Instagram, X, Linkedin e YouTube.

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di Francesco Ciampa, giornalista, ufficio stampa Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma