Il convegno di Genova è stato un fondamentale momento di verifica sulla Lotta al Neuroblastoma
Un appuntamento scientifico di primaria importanza per la lotta al Neuroblsatoma si è svolto il 21/22 febbraio a Genova: era infatti in programma il convegno “Neuroblastoma Alto Rischio, la guarigione è possibile? – I dati del Gruppo Italiano Neuroblastoma”, organizzato dall’Accademia Nazionale di Medicina e dall’Istituto G. Gaslini con il patrocinio di Associazione Neuroblastoma e AIEOP. L’obiettivo del convegno era di fare il punto sui risultati delle attuali terapie, sulle ricerche biologiche e sulle novità terapeutiche nel Neuroblastoma avanzato.
Dal 1976 il Gaslini coordina a livello italiano le attività per un inquadramento e trattamento sempre all’avanguardia, in collaborazione con il Laboratorio della Fondazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma, l’Università di Genova-San Martino, l’INT di Milano, l’Ospedale Meyer di Firenze, il Bambino Gesù di Roma, la Città della Speranza di Padova, il CEINGE di Napoli, il CIBIO di Trento e più di 30 centri di oncologia pediatrica aderenti all’AIEOP.
Dal 1976 ad oggi vi è stato un costante miglioramento dei risultati e si è passati da una sopravvivenza a 5 anni per tutte le forme di Neuroblastoma dal 35% al 75% e per le forme metastatiche dal 7% al 50%. Questo progresso si è inizialmente manifestato negli anni ’80 per l’uso della chemioterapia ad alte dosi con il trapianto di midollo e più recentemente grazie all’acquisizione nell’armamentario terapeutico di un anticorpo monoclonale specifico per il neuroblastoma. Certamente però il 50% di guarigioni non è ancora abbastanza e l’incontro aveva proprio lo scopo di fare il punto sulle ricerche biologiche e sulle novità terapeutiche, al fine di promuovere la discussione e definire linee di ricerca e algoritmi terapeutici per migliorare ancora la cura di questi bambini.
Anche nelle forme localizzate e nel bambino sotto l’anno di età alla diagnosi – dove già erano evidenti buoni risultati – si è assistito ad un ulteriore miglioramento, con percentuali di guarigione intorno al 90% e un reale progresso è stato fatto nell’identificazione, grazie in particolare alla genetica, dei bambini che possono guarire con poca o nessuna terapia, senza gli effetti collaterali tardivi della chemioterapia e della radioterapia. E ancora, grazie alla genetica, sono state individuate alcune alterazioni molecolari di alcuni casi di malattia avanzata che possono essere fatte bersaglio di farmaci specifici combinati alla chemioterapia, facendo intravedere la possibilità reale di combattere con successo forme che a tutt’oggi hanno una pessima prognosi. E oggi inizia a essere possibile studiare e classificare ancora meglio questi piccoli, anche con il semplice prelievo di poche gocce di sangue periferico.
«Oggi sono stati fatti passi avanti – spiega il direttore UOC Oncologia Clinica dell’Istituto Gaslini, Alberto Garaventa – il Gaslini è sede del Registro Italiano Neuroblastoma che raccoglie oltre 4 mila casi, e di una bio banca integrata di tessuto e dati genomici, fonti di informazioni preziose per i ricercatori. La sfida è continuare a mantenere un livello elevato nella diagnosi e cura del neuroblastoma, ma anche lo sviluppo di alcuni filoni di ricerca importanti e innovativi che guardino alla terapia personalizzata».
«Il convegno di Genova – conferma la presidente dell’Associazione NB, Sara Costa – ha visto una partecipazione molto numerosa: oltre 100 ricercatori provenienti dai centri di eccellenza italiani si sono incontrati per presentare le linee di ricerca e i protocolli di cura più promettenti. La Fondazione Neuroblastoma finanzia la gran parte di questi progetti e con orgoglio promuove e sponsorizza questo momento di incontro fondamentale per la ricerca sul Neuroblastoma in Italia».
Responsabili scientifici del convegno erano il dottor Massimo Conte, U.O.C. di Oncologia – Polo Ematologia-Oncologia e Trapianto di midollo dell’Istituto G Gaslini e Vice presidente dell’Associazione Neuroblastoma, il dottor Riccardo Haupt, UOSD Epidemiologia Biostatica e Comitati – Dipartimento Programmazione e Controllo, il dottor Alberto Garaventa, il dottor Bruno De Bernardi, U.O.C. di Oncologia – Polo Ematologia-Oncologia e Trapianto di Midollo dell’Istituto G. Gaslini, e il dottor Mirco Ponzoni, UOSD Laboratorio di Terapie Sperimentali in Oncologia – Dipartimento Integrato Servizi e Laboratori dell’Istituto G. Gaslini.
Molti dei relatori – cui si sono aggiunti anche alcuni genitori di bimbi malati, che hanno portato la loro testimonianza – che sono intervenuti nei due giorni di convegno sono legati all’Associazione Neuroblastoma, a testimonianza del forte rapporto di partnership che l’Associazione stessa ha saputo sviluppare con la comunità scientifica: tutti uniti con un solo obiettivo: sconfiggere il Neuroblastoma!
Nelle foto nella Gallery alcuni momenti del Convegno