“Vinciamo noi”: in ricordo di Antonio e per la ricerca
Tradizionale appuntamento a Santa Maria Capua Vetere con l’evento sportivo a sostegno dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma
Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 15 settembre 2023 – “Dal nostro lutto abbiamo cercato di creare qualcosa di bello, per donare speranza ad altri bambini”, a sostegno della ricerca scientifica: così Pasqua Vastante a proposito dell’evento sportivo “Vinciamo noi”, in programma per il 30 settembre, a partire dalle 17,00, al Futsal Arena di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, a ricordo di Antonio Vastante, bambino scomparso sette anni fa a seguito di un tumore pediatrico.
Pasqua Vastante è tra le organizzatrici di questa iniziativa, pensata per promuovere una raccolta fondi su offerta libera in aiuto all’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, da trent’anni impegnata a sostenere progetti scientifici per la cura del neuroblastoma e dei tumori cerebrali pediatrici. Si tratta, in particolare, di un quadrangolare di calcio a cinque, categoria 2015, per bambini: a ciò si aggiunge la tradizionale partecipazione di una rappresentanza femminile di calcio a cinque per la fascia di età adulta.
Prevista, inoltre, la presenza del professore Mario Capasso, dell’Università Federico II di Napoli, coordinatore del progetto GENEDREN, tra quelli promossi dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma: il professore Capasso potrà quindi spiegare l’impegno concreto della scienza mossa dall’obiettivo di una medicina sempre più personalizzata ed efficace.
Con Pasqua Vastante, anche per questa edizione, i genitori di Antonio: Teresa Leggiero e Agostino Vastante, cugino di Pasqua. “Agostino e Teresa hanno approvato l’idea del torneo accettando ogni volta il riaprirsi della loro ferita. La loro partecipazione è tanta roba; molta stima e ammirazione nei loro confronti”.
“Per esprimere il senso di questa iniziativa – prosegue Pasqua Vastante – mi viene in mente il concetto di resilienza che Antonio mi ha insegnato. Penso alla capacità di tirar fuori il positivo anche da un evento drammatico. Penso ad Antonio che a causa della malattia, non potendo giocare come gli altri bambini, inventava giochi adatti a lui: il suo è un esempio che porto sempre con me”.
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di Francesco Ciampa, giornalista, ufficio stampa Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma