Dallo studio dei geni nuove possibili frontiere per diagnosi e cura

Il professor Capasso sui recenti sviluppi di GENEDREN, progetto sostenuto anche dalla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma

Napoli, 23 gennaio 2023 – Individuata da un gruppo di ricerca del CEINGE di Napoli una serie di mutazioni genetiche predisponenti al neuroblastoma. Da questo studio nascono le premesse per realizzare un test utile a calcolare il rischio di sviluppare il tumore e a effettuare diagnosi sempre piรน precoci. Si ipotizza, inoltre, la possibilitร  di nuovi farmaci per intervenire in modo mirato sulle cellule mutate. Di questi e altri aspetti parla il professor Mario Capasso, dellโ€™Universitร  โ€œFederico IIโ€ di Napoli, principale referente del progetto in seno allโ€™istituto di ricerca CEINGE Biotecnologie Avanzate insieme al professore della โ€œFederico IIโ€ Achille Iolascon.

Professor Capasso, quali novitร  emergono dalla ricerca del CEINGE basata sullo studio dei geni legati allo sviluppo del neuroblastoma?

โ€œIn questo studio, che rientra tra gli scopi del progetto GENEDREN, abbiamo cercato le mutazioni che predispongono allโ€™insorgenza del neuroblastoma mediante il sequenziamento di nuova generazione che ci ha permesso di decodificare tutti i geni del DNA di bambini affetti da neuroblastoma. Le analisi computazionali condotte dal team di bioinformatici che dirigo al CEINGE ci hanno poi permesso di scoprire che il 12% dei pazienti analizzati aveva una mutazione predisponente allo sviluppo del neuroblastomaโ€.

Si tratta di mutazioni genetiche diverse rispetto a quelle relative al gene ALK e al gene MYCN legate sempre allo sviluppo del neuroblastoma?

โ€œAbbiamo trovato cinque mutazioni onco-predisponenti in ALK, ma il dato piรน interessante รจ che i geni maggiormente colpiti da queste mutazioni facevano parte dei processi di riparo del DNA che sono tra i principali attori della trasformazione maligna e importanti bersagli terapeutici. In questo caso non si tratta di mutazioni che insorgono dopo la nascita, durante la normale replicazione di specifici tipi di cellule, ma sono mutazioni ereditate che troviamo giร  alla nascita in tutte le cellule. Inoltre, grazie ad unโ€™analisi computazionale avanzata messa a punto dal dottor Ferdinando Bonfiglio, primo autore del lavoro, รจ emerso che alcune delle mutazioni trovate in questi bambini colpiscono geni che sono associati allo sviluppo di malattie del neurosviluppo, ad esempio i disturbi dello spettro autistico. Questo dato ancora di piรน mette in risalto lโ€™importanza di studiare i tumori dello sviluppo embrionale come il neuroblastoma per comprendere anche i meccanismi molecolari alla base di altre patologie oncologiche e nonโ€.

ย Quanti casi avete analizzato e quali banche dati e/o fonti cliniche avete utilizzato?

โ€œIn totale abbiamo analizzato circa 1.100 campioni di DNA non selezionando un gruppo specifico di pazienti con neuroblastoma ma abbiamo voluto includere tutti i casi indipendentemente dai parametri clinici. Siamo riusciti a raggiungere un cosรฌ elevato numero di campioni grazie alla collaborazione della biobanca del Gaslini che ci ha fornito 700 campioni. La biobanca da parecchi anni centralizza la raccolta di materiale biologico a livello nazionale e contribuisce alla realizzazione di vari progetti di ricerca. Altri 400 campioni sono stati invece ottenuti grazie a collaborazioni internazionali.

Questa ricerca, quindi, evidenzia anche lโ€™importanza della raccolta e centralizzazione di campioni biologici e il ruolo fondamentale delle collaborazioni scientifiche con altri gruppi di ricerca che sono essenziali per ottenere rilevanti risultati in tempi relativamente breviโ€.

ย A che punto รจ la ricerca? Proseguirร  con lโ€™analisi di altri dati legati sempre allo studio dei geni?

ย โ€œAbbiamo giร  avviato un’altra ricerca utilizzando sempre gli stessi dati genetici, che abbiamo reso disponibili in un database pubblico a tutti i ricercatori perchรฉ tanti altri meccanismi genetici possono essere svelati grazie a questa enorme mole di dati che abbiamo prodotto. In questa nuova ricerca vogliamo capire se mutazioni che sono note non avere effetti dannosi sulla funzione dei geni nascondono invece un potenziale ruolo patogenico che contribuisce allo sviluppo del neuroblastomaโ€.

Su questa ricerca si รจ detto di possibili effetti sul piano della diagnosi precoce e della cura del neuroblastoma? Cosa vuol dire in pratica? Sono effetti per ora solo ipotizzati e di lungo periodo?

โ€œAbbiamo ora qualcosa in mano per realizzare un test genetico che ci permetta di calcolare il rischio di sviluppare questo tumore. Avere un tale strumento รจ importante perchรฉ per quei bambini che hanno un alto rischio genetico si potrebbero applicare protocolli di sorveglianza allo scopo di diagnosticare precocemente lโ€™insorgenza del tumore e attuare quindi trattamenti preventivi e piรน efficaci. Inoltre, alcuni dei geni come BRCA1 e BRCA2 che abbiamo trovato mutati sono giร  utilizzati come bersagli terapeutici in donne con cancro allโ€™ovaio o alla mammella trattate con specifici farmaci molecolari che selettivamente distruggono cellule tumorali mutate. Si puรฒ ipotizzare di trasferire, in tempi non troppo lunghi, questi stessi trattamenti dallโ€™adulto al bambinoโ€.

Lo studio รจ stato pubblicato su una rivista del gruppo editoriale The Lancet. Di cosa si tratta?

โ€œIl gruppo editoriale The Lancet raccoglie diverse riviste scientifiche di elevato prestigio che pubblicano principalmente lavori scientifici relativi alla medicina in generale. Possiamo dire che le riviste associate a The Lancet sono un punto di riferimento scientifico per medici e ricercatori a livello mondiale. Il nostro lavoro รจ stato pubblicato su eBioMedicine che si pone tra le riviste scientifiche ad alto impatto nel panorama della bibliografia mondialeโ€.

La ricerca รจ finanziata da diverse organizzazioni del non-profit, ma anche dal ministero della Salute. รˆ cosรฌ?

โ€œLe analisi di sequenziamento utilizzate in questo studio hanno dei costi enormi che siamo riusciti a sostenere grazie al supporto della Fondazione Italiana pe la Lotta al Neuroblastoma, OPEN Onlus e Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro. Il ministero della Salute ha contribuito finanziariamente in piccola parte a questo studio. Non cโ€™รจ dubbio che per portare avanti ricerche di alto livello vi รจ bisogno di importanti finanziamenti derivanti da piรน organizzazioni. Solo grazie al continuo sostegno alla nostra ricerca sarร  possibile ora proseguire questo studio per svelare nuovi fattori genetici che contribuiscono allo sviluppo di questa devastante malattia e per traslare i risultati ottenuti nella clinica praticaโ€.

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di Francesco Ciampa, giornalista, ufficio stampa Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma

Prof. Mario Capasso
Universitร  degli Studi Napoli Federico II
CEINGE Biotecnologie Avanzate

Ruolo

Professore di Genetica Medica, Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche
Responsabile Servizio di Bioinformatica per NGS del CEINGE

Da sinistra: Mario Capasso, Giuseppe Dโ€™Alterio, Sueva Cantalupo, Ferdinando Bonfiglio, Vincenzo Aievola, Vito Alessandro Lasorsa, Achille Iolascon.