C’è ancora tempo per donare un momento di dolcezza

Tra le tante iniziative di imprese, enti e privati che si sono impegnati per supportare l’Associazione Neuroblastoma in questa Pasqua decisamente particolare spicca la storia di Roberto Fossati, imprenditore di successo e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione, che ha deciso di regalare alcune centinaia di Uova della campagna “Cerco un Uovo Amico” a collaboratori e clienti, per sostenere l’Associazione e anche per celebrare un’importante ricorrenza. Ecco il suo racconto.

Signor Fossati, ci può spiegare come è entrato in contatto con l’Associazione Neuroblastoma?

Fino al 1996 non sapevo esistesse la parola Neuroblastoma, poi è nato mio figlio Mattia e questa parola mi è entrata dentro, ho dovuto capire, imparare, lottare, soffrire, avere fiducia nei medici e nella ricerca.
Insieme al Neuroblastoma ho scoperto un mondo di solidarietà, di necessità di finanziare la ricerca per sconfiggere una malattia per fortuna rara ma pericolosa per molti bambini.

A Mattia è stato diagnosticato il Neuroblastoma due settimane prima della nascita. A diciassette giorni è stato operato. Oggi ha 24 anni, frequenta l’università, lavora e conduce una vita normale.
Ogni anno, al compleanno di Mattia, come famiglia facciamo una donazione all’Associazione Neuroblastoma. Un giorno abbiamo ricevuto la telefonata della Presidente Sara Costa, c’è stata subito empatia e da lì è iniziato il nostro impegno a partecipare alle attività della Associazione e a sostenere le sue iniziative.

Qualche anno fa mi è stato proposto di entrare a far parte del Consiglio Direttivo; ho accettato con piacere e con il timore di non essere all’altezza. Ho conosciuto medici e persone competenti e straordinarie che donano ogni ora della loro esistenza ai bambini.

La storia che ci lega alla Associazione Neuroblastoma è semplice ma piena di amore e solidarietà.

Come è nata l’idea di proporre le Uova come gift aziendale?

Da molti anni l’azienda che conduco insieme alla mia socia Cinzia Pagani, AM Instruments, è vicina all’Associazione con donazioni annuali. Molte persone che lavorano con noi hanno sposato la causa e promuovono attivamente le attività di raccolta fondi. Lo scorso anno abbiamo aderito alla proposta di “scendere in piazza”, a Pasqua, con le uova dell’Associazione e abbiamo organizzato ben sette stand in varie città. La nostra azienda ha acquistato gazebo, tavoli e sedie e noi insieme a molte delle nostre collaboratrici e collaboratori abbiamo presenziato nelle piazze. È stato un grande evento che ci ha consentito di entrare in contatto con molte persone generose.

Quest’anno eravamo pronti quando …beh, sappiamo cosa è successo. Nonostante tutto con il passaparola abbiamo distribuito oltre 650 uova tra amici, conoscenti, vicini di azienda ecc.

Avremmo voluto fare di più organizzando una decina di gazebo ma è saltato tutto così, io e Cinzia abbiamo deciso di donare altre 1.000 Uova a dipendenti e clienti. Due uova a testa sono state distribuite alle persone (oltre cento) che lavorano con noi e le restanti, a partire dai prossimi giorni, saranno spedite con i nostri corrieri a un centinaio di clienti. Non è molto ma ci è sembrato un buon modo per festeggiare i trent’anni della nostra società e dare una mano all’Associazione Neuroblastoma in un momento così complicato.

Avete già un riscontro in termini di apprezzamento per questa operazione?

I nostri collaboratori hanno molto gradito questa “dolce idea”!

I clienti ancora non lo sappiamo ma siamo convinti che apprezzeranno moltissimo e chiederemo loro di postare foto (con le uova) e commenti sui social.

Pensa che questa operazione possa essere applicabile anche ad altre realtà imprenditoriali? Oltre alle fondamentali motivazioni etiche, ritiene che possa essere un’operazione funzionale anche dal punto di vista dell’immagine aziendale?

So che molte aziende già sostengono la Associazione Neuroblastoma. Quelle fisicamente vicine alla nostra sede lo fanno perché nel corso degli anni li abbiamo coinvolti nelle campagne di Pasqua e Natale. Oggi più che mai molte aziende si stanno impegnando a sostenere Ospedali, Croce Rossa, Protezione Civile etc, ma non si sono e non si possono essere dimenticate delle tante ONLUS che da sempre si occupano di colmare i vuoti delle istituzioni.

Mi permetto di lanciare un appello alle tante imprenditrici e imprenditori: un’operazione come questa fa sicuramente bene all’immagine aziendale ma soprattutto fa bene al nostro cuore.

Andrà tutto bene!

Siamo convinti che andrà tutto bene perché al mondo fortunatamente ci sono ancora tante persone generose come Roberto Fossati, la sua famiglia, la sua socia Cinzia Pagani e tutte le persone di AM Instruments che con il loro impegno contribuiscono a salvare la vita di tanti bambini.

Grazie!

Per aderire all’appello di Roberto Fossati e donare il dolce pensiero delle Uova solidali ai vostri clienti e collaboratori scrivete a jessica.grasso@old2.neuroblastoma.org

L’iniziativa proseguirà fino a fine maggio! Rispondete numerosi!

Nella foto la famiglia Fossati: da sinistra Mattia, mamma Giusi e papà Roberto