“Sempre Per Sempre Viola”: un caffè per il progetto GENEDREN

Genova, 2 agosto 2023 – La promessa di Alessia Moretti fatta a sua figlia Viola, scomparsa nell’agosto del 2020 all’età di quattro anni a causa di un neuroblastoma: “[…] non l’avremmo mai dimenticata, anzi, nel nostro piccolo, la mamma e il papà si sarebbero impegnati fino alla fine ad aiutare e sostenere la ricerca su questo maledetto neuroblastoma”. Da qui la nascita dell’associazione “Sempre Per Sempre Viola Odv” presieduta dalla mamma di Viola. L’associazione promuove, dunque, diverse iniziative per la ricerca scientifica. In questa settimana, ad esempio, l’organizzazione no-profit “1 caffè onlus”, con vicepresidente e co-fondatore l’attore Luca Argentero, mette a disposizione la propria piattaforma digitale per una raccolta fondi lanciata da “Sempre Per Sempre Viola Odv” che per questa campagna di crowdfunding ha scelto di sostenere GENEDREN, progetto di ricerca tra quelli finanziati dalla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.

Per questa settimana numero 31 è possibile donare in aiuto al progetto GENEDREN andando su https://dona.1caffe.org rispondendo così all’appello dell’associazione di volontariato “Sempre Per Sempre Viola” che ha rilanciato l’iniziativa sui suoi canali di Facebook e Instagram.

Il progetto GENEDREN

Diversi i progetti di ricerca sostenuti dalla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, ramo scientifico dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma promotrice a sua volta di diverse iniziative di raccolta fondi e di sensibilizzazione. Tra questi studi c’è il progetto GENEDREN che ha consentito l’individuazione di una serie di mutazioni genetiche predisponenti al neuroblastoma, tumore pediatrico prima causa di morte per malattia in età prescolare e terzo tumore pediatrico per frequenza dopo leucemie e tumori cerebrali.

I risultati di GENEDREN, progetto portato avanti al CEINGE Biotecnologie avanzate di Napoli, si basano sull’analisi di 1.100 campioni di DNA ottenuti grazie alla collaborazione con la biobanca del “Gaslini” di Genova e con altre collaborazioni internazionali.

Dallo studio nascono le premesse per realizzare un test utile a calcolare il rischio di sviluppare il tumore e a effettuare diagnosi e trattamenti sempre più precoci: si ipotizza, inoltre, la possibilità di nuovi farmaci per intervenire in modo mirato sulle cellule mutate, spiega il professore Mario Capasso, dell’Università “Federico II” di Napoli, principale referente del progetto insieme a un altro professore della stessa Università partenopea, Achille Iolascon.

Solo grazie al continuo sostegno alla nostra ricerca sarà possibile ora proseguire questo studio per svelare nuovi fattori genetici che contribuiscono allo sviluppo di questa devastante malattia e per traslare i risultati ottenuti nella clinica pratica”, dichiara Capasso a proposito del progetto, finanziato, tra gli altri, dalla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, ramo scientifico dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.

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di Francesco Ciampa, giornalista, ufficio stampa Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma