Nicole Donazzan, mamma di Leone, da marzo 2019 volontaria della nostra Associazione, ci racconta la sua storia
Erano circa le 11 di mattina quando per la prima volta invita mia ho sentito nominare quella parola: Neuroblastoma. Una parola mai conosciuta prima.
Era il 12 giugno 2017 quando, dopo 3 mesi di visite, esami, ansie e tanta paura, mi dissero che mio
figlio, un bambino di appena 3 anni e mezzo, avrebbe dovuto affrontare un percorso difficile, impegnativo e doloroso.
Era una comune giornata d’estate quando la nostra vita è cambiata completamente. Una parola, una diagnosi, una nuova e grande, grandissima sfida.
Sono passati due anni da quel giorno e io ancora non me ne sono resa conto. Quando ripenso a tutto quello che è successo in questi 24 mesi nella mia testa rivivo una serie di immagini confuse, annebbiate. Tutto mi sembra un incubo, surreale e assurdo.
Sono passati tre anni da quel giorno, tre anni impegnativi, tre anni ricchi di lacrime e sorrisi, di paura e gioia.
Tre anni di caos totale che però, nella loro confusione ci hanno insegnato tanto. Tre anni di sfide che ci hanno riportato alla luce, a una nuova avventura, a una nuova vita, a una vita più ricca di fede e soprattutto, più ricca di amore.